Lettere J K W X Y Stefania - Giuseppe - Celo

 LABORATORIO DI SCRITTURA – LETTERA J
Autrice: Stefania BAMBACE
JUVENTUS
Data: 21 Dicembre 2023
Non j inglese né Jot tedesca ma una latina
J lunga
U unica
V vera
E eterna
N nobile
T torinese
U universale
S semplicemente stupenda e Signora!
JUVENTUS!!!!
La Juve che é parte integrante della famiglia
La Juve di Anastasi che a 6 anni incontri emozionata in macelleria
La Juve di Charles e Sivori di cui racconta papà
La mia prima Juve tutta italiana da recitare a memoria: Zoff Gentile Cabrini Furino Morini
Scirea Causio Tardelli Boninsegna Benetti Bettega!
La Juve dei 51 punti quando il Toro era rivale vero
La Juve della prima Coppa Uefa e la casa piena come una curva dello stadio
La Juve che ogni goal é abbracciarsi tutti uno ad uno
La Juve delle 15 della domenica
La Juve in notturna dei riflettori ad illuminare il cielo dinanzi la mia cucina
La Juve che sai che ha segnato per via dell‘urlo che senti entrare in casa prima della voce
della radio
La Juve dei bandieroni cuciti da mamma, stesi al balcone ad ogni vittoria
La Juve che é un inno che la forza ci dà
La Juve di scusa Ameri sono Ciotti intervengo da Torino ha segnato la Juventus
La Juve del più grande libero di tutti i tempi, un gentiluomo chiamato Scirea
La Juve di Platini che vai ad aspettare fuori dal Comunale con le amiche
La Juve dell‘Avvocato e di Boniperti
La Juve da andare a vedere a piedi nei Distinti Centrali
La Juve dove gioca Paolo Rossi
La Juve in cui Tardelli é il più bello perché a tutte piace Cabrini
La Juve dello stile e dell‘eleganza
La Juve che per 9 undicesimi é la Nazionale Campione del Mondo
La Juve di Vialli e quella Coppa stregata alzata al cielo di Roma
La Juve compagna dei miei anni più belli e Lippi in panchina
La Juve di Alex Del Piero perché c‘é solo un capitano
La Juve del 5 maggio che si celebra ogni anno
La Juve di uno sconosciuto Zidane che diventa il mago Zizou
La Juve di campioni pazzeschi che non la scordano neanche quando vanno via
La Juve che fa rabbia a tutti perché è la più forte e non muore mai
La Juve dello Juventus Stadium

La Juve per cui per 9 anni scappi regolarmente dalla Germania per andare a Torino in
centro a festeggiare
La Juve per cui singhiozzi ad ogni finale persa
La Juve il cui museo sono emozioni a cascata
La Juve che é ancora passione
La Juve di mio figlio Francesco che con me fa la curva sud sul divano
É la Juve: storia di quel che sarò, quando fischia l‘inizio e l‘inizio é quel sogno che sei.
Perché Juventus significa GIOVENTÙ e Juventus per sempre sarà!!!!

Data: 21-12-2023
Giuseppe BAMBACE

LABORATORIO DI SCRITTURA – JKWXY

Rivedo con piacere le foto un po’ ingiallite della cena da amici a Capodanno di qualche tempo fa.
La comitiva, come si diceva un tempo, si distingueva per la sua peculiarità multi etnica e gli inviti
erano stati distribuiti a tutti, scevri da ogni ideologia xenofoba.
Ovviamente si era lasciata ampia libertà al codice di abbigliamento, che aveva vestito la festa di
variopinti abiti kanga, anche se non mancavano richiami Kitsch e yuppies. I più giovani si erano
presentati in comode tute da jogging, alcuni cuori impavidi indossavano il kilt, altri cultori della
tradizione orientale vestivano la Yukata o il kimono.
La cena, preparata rigorosamente con prodotti a kilometro zero, strappò a tutti i commensali dei
rumorosi Yummy Yummi di approvazione.
Al termine del prelibato pasto, l’atmosfera venne riscaldata da un originale brindisi di auguri, a base
di whisky scozzese, accompagnato da un pandoro gigante guarnito con Xanax a velo, troneggiante
su un vassoio di portata su cui era stato ricamato in caratteri WIDE lo slogan “diamoci tutti una
bella calmata”.
Wow fu il commento generale, bisognerebbe diffonderlo in tutto il mondo, per scuotere il presente
e come auspicio per poter intravedere un qualsiasi futuro.
Ormai prossimi allo scoccare della mezzanotte, venne interrotta la jam session di pezzi anni ’70
che risuonava dall’immancabile stereo e l’atmosfera mutò in omaggio all’inesorabile melodia di
Jingle Bells.
Intanto Pino, l’albero di Natale parlante, che faceva bella mostra di sé sulla credenza, salutava senza
sosta intonando Merry Xmas e Happy New Year.

Kokedama 
Autrice : Celo

L’arte giapponese di coltivare le piante senza vaso. 

L’arte italiana di non mangiare ma di essere grassi.

Stupisce il fatto che qualcosa possa avvenire senza un elemento che si pensa indispensabile.

Vi viene in mente qualche esempio?

A me vengono in mente gli indovinelli 

Quando si uniscono separano.

icibrof el

O i cruciverba

La respirazione trattenuta.

aenpa’l

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